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EDIFICARE

Edificare socialità

Dall’edilizia convenzionata al mercato libero:
la realizzazione dei “sogni” di tre generazioni di monzesi e non solo

La svolta è datata 1960: da quell’anno infatti la cooperativa su iniziativa del consiglio presieduto da Giuseppe Ornago comincia l’attività edificatrice. Nel 1962 vengono consegnati ai soci quarantacinque alloggi a Monza in via Asiago e tre anni dopo ne sono pronti altri quaranta realizzati in via Monte Ortigara.
I due interventi fanno registrare un grande entusiasmo da parte dei soci e chi non aveva trovato il coraggio di comprare si dimostra adesso interessato all’acquisto.
Alla fine degli anni ’60 inizia il percorso della Cooperativa, sotto la nuova presidenza di Enrico Brambilla. Porterà alla realizzazione nel Comune di Monza del primo intervento di edilizia economica popolare Legge 167. Un progetto ambizioso che coinvolge tutti gli uomini impegnati nella cooperativa in un lavoro febbrile che terminerà definitivamente nel 1983. Il piano volumetrico, che assegnava alla Cooperativa un’area per la realizzazione in più lotti di un progetto che comprendeva la realizzazione di 177 alloggi viene approvato dal Consiglio comunale nel 1970 e quindi presentato ai soci.
MO5, Monza 5, questo il nome del piano, è composto da cinque caseggiati, quattro dei quali a proprietà divisa e uno a proprietà indivisa (con dodici mono o bilocali da assegnare a coppie o persone sole anziane). Dopo un avvio ritardato dalla burocrazia amministrativa, iniziano finalmente i lavori di edificazione.
I primi 84 alloggi a proprietà divisa in diritto di proprietà sono consegnati nel marzo del 1979; gli ultimi 49 alloggi vengono consegnati nel marzo del 1983. L’intervento ha inoltre previsto la creazione di due autosilos con 170 posti auto e un punto vendita per l’attività della Cooperativa di consumo Casignolo.
Due anni dopo la Cooperativa punta al recupero edilizio della cascina “Curt di German”, con tredici bilocali (destinati prevalentemente ad anziani) e uno studio per odontecnico. Agli inizi degli anni’90 un nuovo piano di zona di edilizia economica assegna alla Cooperativa un’area nelle adiacenze di Viale Libertà dove vengono realizzati trenta alloggi.
Al termine dell’intervento di via Gadda - Libertà, nel 1994 si spegne Enrico Brambilla, lo storico presidente della Cooperativa, dopo cinquant’anni di assoluta ed ininterrotta dedizione alla causa della Cooperativa. Quello di via Gadda rappresenta l’ultimo piano di edilizia convenzionata varato dal Comune di Monza ma la fame di case non diminuisce. Una nuova strada deve essere intrapresa dalla Cooperativa monzese.
Nel 1996 il Consiglio della Cooperativa decide quindi di fare il proprio ingresso nel mercato libero acquistando un’area in via Confalonieri da privato. Dopo le prime comprensibili paure e perplessità, l’operazione risulta fortunata e porta alla costruzione di 19 alloggi e 7 uffici. Proprio perché l’azione ha un grande successo si prosegue sulla via del mercato libero e nel 2001 vengono eseguiti gli interventi di via Amati (27 alloggi e uno studio legale) e successivamente di via Papini (15 alloggi).
La Cooperativa Toti esce dai confini nativi di Monza e acquisisce ad Agrate Brianza una villa d’epoca da ristrutturare e da frazionare in 9 appartamenti.
E quello agratese non rimane un caso isolato: a Bernareggio, in via Vittorio Emanuele, è in fase di realizzazione un complesso di 28 appartamenti e 4 negozi.
Per la Cooperativa ci sono ancora lavori in corso: a Brugherio è stata infatti assegnata un’area, dopo un bando molto contrastato da ricorsi, per un piano di zona che vedrà la costruzione di un complesso con 21 alloggi.

 

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